sabato 27 dicembre 2008

scintille

è gelida, stamane, la città. uno strato di ghiaccio sottile sottilissimo. riempie i solchi microscopici dell'asfalto, fa sembrare tutto fragile. tutto scintilla. anche quello che di solito non scintilla, oggi scintilla: i muri, gli sputi, per dire, le pisciate dei cani. tutto scintilla. i rami degli alberi, neri contro il cielo così blu da sembrare caldo. l'erba. la neve è rimasta farinosa come appena posata, nonostante sia caduta già ieri l'altro. nonostante la notte, nonostante il vento e il sole, e il tempo. e il sole. 
solo la magnolia non scintilla. è lucida si, ma non scintilla. non un cucchiaio di neve si è fermato sulle sue foglie dure. sembra atterrata lì stanotte da un posto lontano. i tassi che affondano da sempre le loro radici nella terra del giardino trattengono tra i loro aghetti piccoli cumuli di neve. il giardino ha quell'aspetto solenne che ha solo le domeniche mattina, quando è troppo presto per qualunque cosa. e lei è lì, altissima, altera, intoccata, con le sue foglie che sembran di plastica lucida, impavida, sprezzante, sicura.  

venerdì 26 dicembre 2008

urla

stanotte, alle 2:38, tirava un vento...un vento che urlava come le streghe. un vento arrabbiato che sbatteva con odio gli scuri delle finestre.

domenica 21 dicembre 2008

strappi

affascinante e semplice.
dice *bella* dice, *cara* e *tesoro* e tu ti senti protetta. e ci credi. 
non lo vedrò più. non ricorderò il suono della sua voce.

tutte le cose della mia vita sono strappi.

sabato 20 dicembre 2008

kebab

sabato ho mangiato un panino col kebab, quelli arrotolati che sembran piadine. 
lo strumento che usano per togliere la carne dallo spiedo, man mano che cuoce o che serve, è lo stesso che si usa per tosare le pecore.

martedì 16 dicembre 2008

nostalgia

ero partita prevenuta. la mia città è il posto più bello del mondo, pensavo. la dolcezza del tornare a casa, per questo si parte, pensavo. invece ho pianto fino a firenze. due ore di lacrime e singhiozzi. e a firenze volevo andare via. perchè la mattina che son partita Roma si è messa l'abito bello delle feste, del sabato. ha riempito il suo cielo profondo di nuvole spruzzate e mosse come le onde del mare lontano. ha inondato i suoi tetti romantici  di un sole lucente come i bagliori del bronzo, liquido colava lungo le facciate delle case, sui balconi pieni di fiori e di antenne. sui capitelli, sulle ombre morbide delle colonne nelle fosse profonde delle sue strade strane fluide flessuose lunghe. 
e la gente è bella. è tanta e non ha fretta e ti guarda mentre parli e saluta e sorride e ha voglia di parlare. e la sensazione che ti da è di essere a casa. 

venerdì 28 novembre 2008

*

!!!!!!!!!!!NEVICA!!!!!!!!!!
Torino è tutta bianca e silenziosa, con quell'aura di rispetto che solo la neve sa dare. vorrei che foste tutti qui con me, a fare a palle di neve, a ridere e commentare. raccoglierei le vostre parole e le scriverei sul mio quaderno nero. sarebbe qualcosa di magico, di infantile e profondo. come la neve!

giovedì 20 novembre 2008

odio

c'è una cosa che più di tutte mi fa andar fuori di me dalla rabbia. che mi fa parlare per anacoluti. che mi fa rodere che devo mettermi il bite. e sono i sottintesi. I SOTTINTESI. non le domande retoriche, proprio le cose non dette che però per qualche miracolo tu devi capire. per INTUIZIONE TRASCENDENTALE sono nel discorso e sta a te scoprirle e intenderle anche dal verso giusto. ché è colpa tua se non li capisci bene, i sottintesi. 
io li odio. io odio che mi venga detta una cosa, per dirmi qualcos'altro. 
IO PRETENDO che le persone che vogliono parlare con me MI PARLINO, non alludano non occhieggino non insinuino non accennino. 
io lo odio questo modo di fare subdolo strisciante limaccioso e poco pulito.  
odio che mi dicano parole vuote per suggerire un altro discorso, un altro argomento, un altra frase.
son persone senza coraggio, sono piccoli, son senza autostima, lo so, dovrei averne pena e forse avvicinarmi a loro invece che allontanarmi, per aiutarle ad avere il coraggio delle loro idee, dei loro pensieri, almeno di fronte a me, che non sono proprio nessuno, che sto tutta in una mano.... invece li allontano, e mi infastidiscono e non provo nient'altro che stanchezza di fronte a queste persone piccole e codarde. 
io odio.

PARLATEMI COME SE NON POTESSI CAPIRE, COME SE FOSSI UN BAMBINO, PARLATEMI DAVVERO!

domenica 16 novembre 2008

suggestion diabolique

un suono liquido come un fiume di latte.

una donna fatta di burro che ha dentro di se' i suoni della terra e del vento.

che dalla roca roccia estrae il cristallino suono.

14 nov 2008 circolo dei lettori

un caffé con Paolo Nori

venerdì  per esempio ho preso un caffé con Paolo Nori:
venerdi, dopo che mi ha telefonato lui sul mio cellulare (lui sul mio) IO o preso un caffè con Paolo Nori. con Paolo Nori, io. cioè IO - dico- e Paolo Nori in piazza san carlo a prender un caffè insieme. IO ...  
va bè è che se ci penso io, IO, non lo so spiegare come sia successo, che ho preso un caffè con Paolo Nori, IO. che gli ho parlato di torino, dei suoi libri del pugilato letterario della lettura dei mac di facebook di mio figlio del violoncello....non lo so. e poi dopo la lettura lui parlava con due tizi, lui in giacca e cravatta elegante e raffinato, molto colto con pantaloni di un bel taglio e con un bell'orologio che spuntava dal polsino della camicia ma pettinato e fine. e  una bella donna, lei, bruna con i capelli lisci raccolti in una sofisticata coda bassa, lenta e voluttuosa, con un cappotto blu aperto su di una camicetta con le ruches e milioni (sembravano) di anellini di una stupenda collana piena di pendagli. e con un viso dalla pelle perfetta come di cera. ecco, lui ha visto me che sbirciavo gli spartiti di quel canto decostruito disarticolato ...mi ha vista li dietro e ha detto: scusate un attimo io.. - ha detto a quelli li- scusate io....saluto solo un'amica. ed è venuto da me. e mi ha detto com'è andata? e io com è andata? e abbiamo riso... be' lo so è una cazzata, lo so. 
ma io mi chiedo come una persona così normale, come una persona così NORMALE possa essere Paolo Nori. 
cioè come TUTTO Paolo Nori possa stare in una persona così normale. 
tutto qui.

giovedì 13 novembre 2008

letteratura


Ho dato una caramella a Popi:
*questa devo fare ingoio?*

T: questa E' letteratura

venerdì 31 ottobre 2008

anima

...con le tue parole rotte, con la tua semplice nuda vera sincerità. con la tua anima in punta di dita, portata in giro come si porta un cagnolino, li alla portata di tutti, che tutti possono sbranare o accarezzare. 

martedì 28 ottobre 2008

dialogo

- non ti ho più vista/sentita: stai bene? tutto ok? che quando ho bisogno tu ci sei sempre, ma magari hai bisogno tu e io non me ne accorgo nemmeno. bacio. c
- ehh ci sono...si fa in fretta a dire ci sono...in realtà son sempre di corsa, ma grazie per aver pensato a me, che potessi aver bisogno di qualcosa. perchè una si sente pure sola, alle volte. bacibaci. p. ... e davanti a quel bacio ce lo metti un uno maledetto?
- casso!
- scusa...
- niente :-)

giovedì 23 ottobre 2008

e mail a un amico

sei una persona che osserva le cose e sa i nomi. i nomi delle cose che osserva, intendo dire, e li dice, tutti. noi abbiamo osservato le stesse cose che tu dici, ma non sappiamo i nomi. per questo ci sembra che ci serva che tu scrivi, per dare un nome alle cose che vediamo, se no non sappiamo dirle neanche noi, e se non le diciamo un po' ci spaventano, che ci sembra di essere strani. a me almeno sembra di essere strana, a volte. il più delle volte. che guardo le cose come attraverso una lente e vedo delle cose che non so dire e credo di vederle solo io, e chissà cosa sono quelle cose li che mi incantano. ma poi leggo quello che scrivi e leggo le cose che ho visto e pensato e che mi hanno lasciata li a pensare e allora mi dico che non sono poi così tanto strana, o almeno che non sono sola. che ce n'è un altro strano come me, allora non è più così strano quello che vedo, se lo vedi anche tu- E' come se tu fossi alla curva dopo. e vedi la strada da dietro e l'hai già percorsa tutta e la sai, sai le buche e i dossi e le discese ..

non so più cosa scriverti: è mezzora che scrivo cancello e scrivo e cancello. non mi resta che abbracciarti.

venerdì 17 ottobre 2008

uomini che scrivono 1

*Lo so cosa vorresti che ti scrivessi, ma non ci riesco, solo i personaggi dei tuoi libri ci riescono io no. Forse ci riusciva ---ma è uno sforzo sai, si fa fatica davvero. Parlare, accettare tutte le cose che si muovono dentro, illuminarle guardarle riconoscerle...è una fatica bestiale. Mica lo faceva sempre vero? Che ti porta via tempo, e ti fa stare male, sai, come le cure omeopatiche che ti fan star male da bestia ma poi è per stare meglio, pensi. E dici. E quasi quasi ci credi pure un po'. Oh comunque io non ci riesco. 
Comunque due o tre cose riesco a riconoscere, che ti voglio bene, che mi piace parlare con te, che mi stai dentro nel cuore. Come una sorellina.* C

persone

ci sono persone che se le guardi dentro non finiscono mai

due frasi

silenzio. una pausa pastosa e densa.

guardati attorno: non sarò mai troppo lontano da te. 


mercoledì 15 ottobre 2008

inchiostro

La tristezza di inizio d'anno sta svanendo, lasciando spazio ad una dolcezza strana, un po' malinconica ma senza disperazione. non so, forse il corpo si abitua a pensare alla morte, al fatto che chi non c'è più non ci sia più. comunque è stupefacente come solo con il tempo, senz altra cura, il dolore che sembrava prima togliesse il respiro si stemperi piano come inchiostro nell'acqua e poi svanisca, fino a tornare limpida. solo la bombetta vuota lascia il ricordo di cosa c'era e non c'è più. 

venerdì 10 ottobre 2008

karmelo

" Ho un freddo. E stanotte, questo lavoro di traduzione, mi fa impressione. Presto, questo lavoro, che poi non ci penso più. Però prima scendo. Faccio un giro intorno al palazzo.

Perchè mi succedono tutte a me, penso, e quasi quasi mi metto a piangere.
Learco!
Oh, Angelo.
Learco!
Dimmi.
Apri la finestra.
La finestra?
Learco!
Si.
Apri la finestra!
La finestra?
Learco!
Apri la finestra.
Learco!
Si.
Non fare il furbo.
Scusa.
Learco!
Si.
Apri la finestra!
Angelo, c'è freddo.
Learco!
Si.
Apri la finestra!
Putanassa vacassa!
Learco!
Ecco la apro. Sei contento?
Learco!
Ooooh. (non riesco a trovare la o maiuscola con l'accento acuto proprio in cima.....come si fa?, comunque c'è la o maiuscola con l'accento acuto in cima.)
Qui dentro c'è una puzza di autocommiserazione da asfissiare. Se sento un'altra volta questa puzza, ti cerchi un angelo nuovo.
Un angelo nuovo?
Learco!
Eh.
L'autocommiserazione è dannosa! Sprigiona dei gas tossici che mangiano il talento. Se per caso, dico per caso, il consesso dei principi dei critici dell'alto loco ti dichiara talentuoso, chi ci porto io al protocollo, un autocommiserante puzzolente?"

Paolo Nori

giovedì 9 ottobre 2008

mr Furu

I AM NOT HUMAN
but my ambition's to become
i'm not one of you
although my goal was always to belong
I walk among you, 
recognised but virtually unknown
famusly celebrated
but only seen by some 

i'll never die 
althoug you've seen me dissolve
i'll rise again
it is your doubt that makes me strong.

pau

...allora 
c'era una volta un ragazzo che è stato il mio primo ragazzo. e' stato il primo ragazzo di cui io mi sia innamorata veramente. cioè che mi sono innamorata di LUI. non dell'idea che avevo di lui, o dell'idea che avevo di avere un ragazzo. tutto quel che altri facevano come lui non mi faceva un baffo. quando la stessa cosa la faceva lui mi saltava il cuore fuori dal petto. e magari era solo uno starnuto.  

era un ragazzino come me, non era niente di eccezionale a detta di altre ragazzine che erano con me nello stesso posto nello stesso periodo e che si scambiava i commenti e tutte le cose sciocche che fanno le ragazzine quando fanno le oche.  
era uno normale, parlava forte rideva forte correva forte amava i cavalli giocava (male) a basket. faceva un sacco di scherzi cretini. nascondeva gli asciugamani, quelli stesi sulla spiaggia, che ti ci stendi sopra quando esci dal mare, e ti scotti come un gambero da una parte e ti raschi via la pelle con la sabbia che c'è rimasta sopra dall'altra. quelli, li nascondeva sotto, sotto la sabbia. io non mi stendevo mai sull'asciugamano. mi stendevo sulla sabbia. solo alla fine della giornata andavo a farmi la doccia fredda, che dopo una giornata al sole era così fredda che sarei morta di infarto, se non ci fossero stati gli altri a guardarmi. 
ma se ci fosse stato solo lui gli avrei detto che era fredda.
perchè mi faceva venire voglia di essere vera. forse è così che si è quando si è innamorati, si ha voglia di essere se stessi, di farsi conoscere davvero, di essere migliori. 

ecco, lui mi chiamava Pau.

vorrei scrivere così. o stare a sentire uno che parla così. o solo conoscerlo. ma anche sapere che esiste mi rassicura....

Senape?: iffim ppiubbello demmonto

riccardo serventi longhi

consiglio questo spettacolo pur non avendolo mai visto per assordante fiducia  nel creatore, per sostegno per solidarieta per infantile eccitazione all'idea che un amico assoluto come lui possa aver creato qualcosa di così grande.


domenica 5 ottobre 2008

io lo amo, quell'omino lì.


Sono tornata ora ora e mi tremano ancora le mani.

travaglio io non l'avevo mai visto. un bell'omino, serio, azzimato, allineato....nori in quanto a ometto è quel che è: stropicciato, un po' stanco, con mille cose che gli girano in testa che spesso non segue nemmeno quando parli, e spesso non si segue nemmeno lui, quando parla lui. 
il tema era *il compagno don camillo* di guareschi. nori contro, travaglio pro. ha vinto travaglio, anche con me che guareschi non l'avevo mai letto. ho deciso di leggerlo. travaglio ha vinto, è stato convincente. nori no. è stato COSMICO. ha parlato solo di CHARMS
mi sono fatta autografare *le cose non sono le cose* e lui lo ha guardato e ha detto ah come dire Si lo conosco, l'ho letto, forse, ne ho sentito parlare. ha scritto *a paola paolo* e mi ha chiesto la data che non ce la ricordavamo nessuno dei due.  ero in prima fila. non può non avermi vista che mi sbracciavo e facevo il tifo come ad un incontro di pugilato non letterario. inutile dire altro: io quell'omino lì , che ha la mente più grande di una galassia, che a guardarlo per la strada non gli faresti l'elemosina nel cappello, io lo amo.
non lo conosceva nessuno. quando ha fatto il primo intervento dicevano attorno a me Ma cosa dice questo qui? e io cercavo di scoprire dentro di me doti di trasmissione del pensiero guardandolo fisso, le mani le scarpe la camicia blu le labbra la barba. lui è mille anni più avanti. è bastata una frase per far capire tutto a tutti, per mettere tutte le cose al posto giusto, tutto l'assurdo che ha tirato fuori parlando del suo *autore russo dei primi del novecento* che alla fine gli veniva da ridere pure a lui, e non di guareschi. lui la sua tesi dell'accusa l'ha sostenuta così. quel libro non esiste, inutile parlarne. 

*e io credo che con le 200 parole che fa girare questo autore russo degli inizi del novecento faccia capire assai meglio di guareschi l'assurdità di quel periodo in cui vivevano* 

martedì 23 settembre 2008

la pioggia

c'è qualcosa quando piove che mi fa tornare un po' bambina. c'è qualcosa che mi dice di bagnarmi di far sciaf a piedi pari nelle pozze d'acqua che si raccoglie sui lati delle strade, nelle buche dei marciapiedi. qualcosa che mi fa sperare che un pullman passando mi ricopra di acqua come un onda al mare. 
e lo strano sentirsi al sicuro e calda, stretta al manico dell'ombrello, e la voglia di correre che non so perchè mi prende proprio quando fuori piove. 
sarà il rumore. 
sarà l'amore. 
sarà l'aria gelata umida che si infila da ogni spiraglio lasciato aperto nella giacca, da sotto la maglia, dall'orlo dei pantaloni. e la gioia nel cuore lavato leggero, e le foglie lucide e i lombrichi che si gettan nei tombini lasciando rotoli di terra ammonticchiata.
la voglia di correre e di bagnarsi tutti, coi capelli incollati sulla fronte, senza un motivo, senza aver fretta di arrivare, e dove?  e la doccia bollente. e il caffè profumato acciambellata lontano dalla finestra.

domenica 21 settembre 2008

destra e sinistra

nono non è un post politico. è un post medico. sto male. sono malata ho l'influenza . ma solo da una parte. ... io ti pare che mi vien l'influenza che hanno tutti, con i dolori alle ginocchia o alle spalle, no, a me i dolori vengono ad una spalla ad un ginocchio e l'altro li a ridere beato nella sua pozza di salute. 
ho una narice tappata e ulcerata gocciolante come il rubinetto di mia suocera. una. ho l'occhio sinistro che mi sembra che sguizzi fuori strizzato e un male di testa proprio dalla metà della fronte alla tempia sinistra. e l'altro occhio felice si guarda attorno senza un pensiero nella parte di testa che gli compete. 
anche le mani, la sinistra fredda, la destra calda e piena di voglia di fare, di scrivere, ora per esempio sto scrivendo con la sinistra? no tutto con la destra, che continuo a correggere errori su errori, sta destra....pare che esser destri sia come esser abili e invece se non c'è la sinistra che funziona non funziona più niente qua....
va be' vado in terrazzo a respirare un po' di quello smog sopraffino, quello leggero leggero che arriva fin lassù quello con un perlage così sottile che se fosse in bottiglia sarebbe millesimato.
e speriamo di tornare ambidestri. 

giovedì 18 settembre 2008

uomini che scrivono

"con una tizia che c'ha un sorriso che ti scava dentro, con gli occhi che ti chiedono cose che te non capisci. Ma solo perchè è donna e lo si sa, gli occhi delle donne vedono sempre più lontano di quanto il carvello di un uomo possa immaginare" GR

"Peter Pan per volare (a parte la polverina ) usava i "pensieri felici" anch'io lo faccio, ma ... durano poco! ecco a cosa serviva la polverina, a mantenerti focalizzato" MB

"la vedo camminare timida per le stanze, la sento parlare la guardo... sono contento che si sia ripresa bene, e mio padre...a lui ha lasciato un po' di sconforto, un po' di disillusione, un po' di silenzio in più" CLG

"...ora capisci di cosa parlo? ... che se un uomo ha voglia di diventare tale, prima deve vedere e sentire il mondo con gli occhi di una donna. ché voi, con un solo gesto, quando vi muovete leggere in perfetta sincronia con quello che avete intorno, a me vengono i brividi lungo la schiena e, se ci penso, tanto mi basta per essere felice" DES

"ti voglio davvero un mondo di bene. Ma di quei beni che mica te lo so spiegare, di quelli leggeri e impegnati .... senza complicazioni complicate, senza complicanze..."

lunedì 15 settembre 2008

i giovani d'oggi

 scrive C."riflettevo sui giovani d'oggi, i ragazzetti....sono senza parole: ti mandano affanculo apertamente, che uno ci rimane pure male, ti dicono vaffanculo mamma così davanti a tutti. oggi al super uno ha fatto una faccia di rabbia e ha detto madonna mamma io tistrangolo! al super! e io li che lo guardavo con s. (la figlia di circa 6 anni. n.d.a.) nel carrello. cazzo sono senza parole, se mio figlio facesse così io si, senza parole, ma con molti fatti a cinque dita pesantucci sulla faccia....ma era grandino quelle e grosso, capisci, quello ti mette le mani addosso e ti mena dalla rabbia che aveva dentro (magari la madre era una stracciacazzo di quelle col patentino, ma questo è altro parlare...) E dove sono finiti il rispetto, il dovere? che noi se ci fosse passato per la testa di rispondere così ci avrebbero presi a calci nel culo da casa fino in trentino, e noi stavamo in quel di firenze non so se mi spiego. 
Comunque è avvilente che tu te li allevi, cresci ci metti tutto il tuo meglio fai dei sacrifici anche personali per loro, nel senso non solo che li nutri li educhi e gli dici le cose ma ti modifichi, no? cambi le tue abitudini che magari non vuoi che loro abbiamo, tipo non dici le parolacce non smadonni non giri in mutande per casa, no'....ti tiri su, cerchi di essere un uomo migliore perchè loro siano comunque delle persone migliori. E loro invece tirano fuori il peggio che il peggior essere subumano possa aver immaginato durante un trip ad acido e colla....capisci la delusione cosmica. Allora i miei bambini sono ancora dei bambini appunto, ma cazzo se devo vederli così un domani mi vien freddo fin da subito, che vorrei tornare indietro e non farli. non spargerli per il mondo, no? perchè secondo me è tutto nella sensazione di solitudine che ti  prende quando hai non so, un po' di anni, una manciata che dipende anche un po' da ciascuno, quando non sei ne' grande ne' piccolo e sei grande e vorresti essere piccolo e il mondo ti sembra troppo grande per te troppo pesante e vorresti tornare indietro. sai no? quella lì: noi genitori non la possiamo colmare, sono gli altri che la colmano. a noi scappano, noi siamo quelli da cui loro scappano. 

c. ha poco da migliorare, che già un uomo che mi fa un discorso così io  invidio la madre dei suoi figli. baci a tutti e due. 

sabato 13 settembre 2008

piove ooho piove

piove. piove da matti, stanotte. come ieri notte:  un acquazzone  da paura, da paura davvero eh, non per dire. da paura nel senso che faceva paura davvero. la grandine aveva chicchi come noci che rimbalzavano sui vetri delle finestre. il vento? faceva uuuuuu il vento, sotto le coperte io, non so perchè, quando piove io sto bene, sotto le coperte. che quando ero piccola e pioveva così coi tuoni e i lampi io, che ho sempre avuto paura del buio ma avevo più paura di dirlo ai miei, io quando pioveva coi tuoni, giocavo che ero in una tenda, in un bosco o in una nave. e mi passava la paura. Ora non andiamo a sindacare sul perchè giocare che stavo in mezzo a una tempesta in una tenda o in una nave mi facesse sentire sicura ma così era e mi addormentavo. e anche adesso io non è che giochi che sono in una tenda, eh, che sono grande e non ho più tanta paura e sassi in specie non ne tiro più. e massime alle piante. però l'idea della tenda mi viene subito in mente se piove e fa freddo di notte. e mi ricordo come un lampo della bella sensazione di calore. e poi torna e sto bene. e abbraccio il cuscino e fuori può venir giù il cielo e le nuvole e tutto il ghiaccio che c'è, e il vento può correre in tondo attorno alla casa, facendo girotondo sul mio balcone. ma io sto bene.

venerdì 12 settembre 2008

....si lo so sembra un uomo finto, un effetto grafico. E invece no.

...si lo so sembra una foto finta, sembra un effetto grafico. E invece no. 

polemici

perchè la gente è polemica? perchè vuol tirare alla lite? perchè non si fa i zzi suoi e si mette a berciare con lo specchio invece di rompere i maroni al prossimo? perchè la gente è polemica? e ti provoca con domande retoriche che se sbagli al risposta è come il filo rosso o blu delle bombe da tagliare? che poi dopo (DOPO) ti accorgi che qualsiasi cosa dici, la bomba esplode lo stesso e la valanga di improperi, di acredine di acido muriatico di sguardi di sdegnoemestacompassione/magnanimacomprensionepaternalistica ti colpisce in pieno viso e non ti lascia più lo spazio di un respiro piccolino? perchè la gente è polemica e vuol far la guerra e se è nervosa non se ne va a rompere i maroni altrove ovunque ma lontano da me? che c'ho i miei problemi di autostima, io, e non sono buona a stare in piedi in mezzo a tali tempeste. 
perchè?

horror vacui

questa pagina bianca mi assorbe e risucchia e annulla cancellando ogni pensiero. cosa posso avere io da dire agli sconosciuti che passando getteranno uno sguardo su questa vetrina? specchietto angolato ad arte per dare agli altri - tutti - uno spaccato di anime.  

sabato 10 maggio 2008

my_________

bello eh tutto molto bello ma.......ma lo space si, era  una forza della natura (tecnologica) !!!! stavi chiacchierando, oltre che con persone qualunque, con Caparezza e Luca Carboni, con Voughan Adams che vive a Perth e con Magnus eliassen e anne marie almedal di cui avevo comprato i cd..... non so se è un bene o un male, magari la prossima volta che andrò ad un conceto mi sembrerà cosetta da poco, come sotto anestesia....bo? comunque è un'emozione vedere un messaggio inbox di Luca Carboni. Se mi scrive Morten Harket o Mags mi va in tilt il cervello e vi siete persi la Pau. ^___^

lunedì 25 febbraio 2008

G

ciao. ho bisogno di un abbraccio, di qualcuno che crede in me. 
e di piangere un po' per benino, e di scrivere, che sennò tutta sta tristezza non esce.  le
 terme sono state sempre il mio sogno, ma bisogna andarci quando si è su di giri. ora avrei voglia di serate a chiacchierare o in silenzio a guardare i fuochi d'artificio e a sentire il traffico che scema o il mare di notte, o il rumore del vento con poetenes evangelium in sottofondo. e leggere delle cose belle che fanno bene a l cuore. e ballare, e parlare. e avere tempo da perdere, e non dover sorridere.  e ricordare. 


secondo: perchè ti ha deluso "profumo"?troppo clamore attorno? a me era piaciuto ma ero ragazzina.....dovrei rileggerlo ma ho paura che mi faccia una brutta impressione. mi è successo con guerra e pace: ero innamorata del principe andrej e quando l'ho riletto mi è sembrato un povero idiota pieno di se'  
di fantasy ho appena letto narnia e mi è piaciuto molto, ma non conosco molto, tranne il signore degli anelli tom bombadil e qualche landover. non so se è fantasy ma mi è piaciuto moltissimo le nebbie di avalon di zimmer bradley. ADORO LEGGERE....leggo di tutto... davvero sai, da topolino a dostoevskj. ti consiglio il mio autore: massimo tallone. il suo primo giallo è piombo a stupinigi, fa morir dal ridere, parola di correttrice di bozze!!!
 al cinema l'ultimo che ho visto, a parte i cartoni per bambini è stato into the wild: stupendo. ..ora vorrei vedere io vi troverò perchè adoro mr shindler poi hankock perchè "dumbo" non ha sbagliato un colpo  e anche un film di un italiano che parla di un gruppo di ragazzi allo sbando "salvati" da un artista di strada. non so come si chiama ne quando esce ne altro, ma mi ispira assai....
a teatro danza moderna al top della lista quest'anno ci saranno i MOMIX e I KataklO' e non mi sfuggiranno, poi danza classica e poi prosa. una lirica ogni tanto ma poca poca....mi commuove e smuove ma non ho la competenza necessaria.....invece vorrei fare un corso di teatro che mi piace da morire....e secondo me è terapeutico....chissà.
mi fermo e ti mando bacibaci come sempre.

sai? è tutta la vita che combatto con questa cosa, che sono troppo gracile per fare danza per andare in piscina per avere dei bambini per andare in palestra. Una volta ho fatto la 12 ore di nuoto. vuol dire che ho nuotato per 12 ore, non consecutive è vero, ma l'ho fatto....facevamo due ore dentro e una fuori e via così siamo rimasti in piscina per un giorno  e mezzo.  alla fine mi sono lussata una spalla e infiammata i tendini che stanno davanti ai piedi, sulla caviglia ma sul davanti, sai...era una sfida.
sono forte sono viva. fisicamente non sarò niente ma ho la fantasia la mente la gioia che non so neppure dove si fosse nascosta, ma che resiste agli attacchi della vita. guardami adesso, G, guardami ora. ho due bambini  una vita anzi tre vite da costruire, piano senza farli troppo soffrire.  ho un lavoro che amo perchè il modo che ho per mettere a frutto la mia intelligenza, è la sfida quotidiana.  
guardami e dimmi sono troppo piccola? sono troppo fragile? 
e' vero ho sempre freddo,mangio a malapena mezza pizza, sono alta un metro e una banana. e va be'...ci siete voi a riscaldarmi, no? 

pensa che quando facevo sub  mi toglievo la muta ancora forte e gagliarda,  poi cominciavo a tremare e battere i denti a noli e smettevo dopo quattro ore a torino sotto le coperte del mio letto. pensa che schiappa di essere umano! ma andare sottacqua era la cosa più meravigliosa che potessi fare, lì a volare tra le rocce e le bolle d'argento.