domenica 7 ottobre 2012

nonno

ecco, dopo la comunione il nonno è morto. è morto e ci ha lasciati con il suo ricordo pesante ingombrante e difficile perchè lui era arcigno ma pieno di affetto inespresso, come una roccia che si è formata nei secoli dal solo impasto di sabbia e acqua ma che con il caldo il freddo il vento il ghiaccio si è solidificata e non riesce più a sciogliersi, così lui era affetto e amorosità impastata a carne ma poi con il tempo le meschinità le invidie gli astii le gioie il lavoro le impervie della vita gli eccessi gli scatti di ira e i dispiaceri si è solidificato ed è diventato duro osso e l'amorosità nscosta non riuscita più a venire fuori. e noi lo guardavamo li seduto il nonno, mentre ci guardava male , incartando e rubando oggetti suoi, minacciandoci con un posacenere di giada, o con il pugno chiuso. oppure ligneo, con solo le lacrime che scendevano nascoste tra le pieghe delle guance,  chiuse,  per chissà quale pensiero che non trovava via di uscita dalla sua testa affollata.
 ora è libero, il pensiero. starà ancora un poco con noi, poi andrà libero a cantare come sapeva fare da bambino, avrà un cane, e seguirà i suoi figli mettendo il naso nelle loro vite segrete come avrebbe voluto e non ha mai potuto fare. perchè i figli non ricordano che i genitori erano sotto le loro ascelle prima delle loro mani,  a lavarne il sudore, erano tra le loro chiappette rosee a pulire le cacche prima di loro, nelle pieghe delle loro pelli e dei loro cuori, a raccogliere le lacrime per una perlina caduta nella fuga delle piastrelle, o per non aver potuto fare i codini a capelli troppo corti, i figli non ricordano che nulla è stato segreto per loro per un tempo lunghissimo. ora i figli pretendono di essere segreti per i genitori,  e questo è giusto perchè non siamo libri da sfogliare in ogni pagina anche la quarta di copertina e scrivere appunti e disegnare o annotare numeri che non c'entrano niente. ma questo nascondersi è strano e innaturale per i genitori, che c'erano fino a poco fa e ora non possono più esserci, e vorrebbero essere ovunque, come prima, non accettano di avere dei confini, non accettano che i figli diventino altre persone, devono essere sempre figli, sempre quelli, conosciuti, ormai fatti....forse sono i genitori che hanno le turbe adolescenziali, cioè forse l'adolescenza è dei genitori, non dei figli.