giovedì 20 novembre 2008

odio

c'è una cosa che più di tutte mi fa andar fuori di me dalla rabbia. che mi fa parlare per anacoluti. che mi fa rodere che devo mettermi il bite. e sono i sottintesi. I SOTTINTESI. non le domande retoriche, proprio le cose non dette che però per qualche miracolo tu devi capire. per INTUIZIONE TRASCENDENTALE sono nel discorso e sta a te scoprirle e intenderle anche dal verso giusto. ché è colpa tua se non li capisci bene, i sottintesi. 
io li odio. io odio che mi venga detta una cosa, per dirmi qualcos'altro. 
IO PRETENDO che le persone che vogliono parlare con me MI PARLINO, non alludano non occhieggino non insinuino non accennino. 
io lo odio questo modo di fare subdolo strisciante limaccioso e poco pulito.  
odio che mi dicano parole vuote per suggerire un altro discorso, un altro argomento, un altra frase.
son persone senza coraggio, sono piccoli, son senza autostima, lo so, dovrei averne pena e forse avvicinarmi a loro invece che allontanarmi, per aiutarle ad avere il coraggio delle loro idee, dei loro pensieri, almeno di fronte a me, che non sono proprio nessuno, che sto tutta in una mano.... invece li allontano, e mi infastidiscono e non provo nient'altro che stanchezza di fronte a queste persone piccole e codarde. 
io odio.

PARLATEMI COME SE NON POTESSI CAPIRE, COME SE FOSSI UN BAMBINO, PARLATEMI DAVVERO!

3 commenti:

  1. eh, ma mica ne ho di risposte da dare, credo solo che l'odio e il disgusto generino odio e disgusto.

    in questi casi, una bella e sana indifferenza, aiuta. forse non tutti. ma te di sicuro.

    come essere stesi sull'acqua e galleggiare...

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  2. Lo dirò senza sottintesi,
    in maniera chiara,
    in forma diretta,
    a prova di bambino,
    a beneficio di ogni spirito limpido,
    lo dirò senza giri di parole,
    senza perifrasi,
    senza pescare nel torbido,
    senza silenzi eloquenti,
    senza ipocrite formule di cortesia,
    senza codici cifrati,
    senza mezze frasi,
    senza bizantinismi,
    senza ermetismi o frasi sibilline,
    senza disegni occulti,
    senza occultare il vero,
    senza messaggi criptici,
    senza ambiguità,
    senza usare formule per addetti ai lavori.
    Lo dirò con chiarezza,
    lo dirò senza nascondermi 'sotto il 'velame de li versi strani',
    lo dirò con semplicità,
    lo dirò con trasparenza,
    lo dirò con franchezza e con onestà,
    lo dirò senza ambiguità,
    insomma lo dirò e basta:
    giovedì sono altrove!

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