martedì 16 dicembre 2008

nostalgia

ero partita prevenuta. la mia città è il posto più bello del mondo, pensavo. la dolcezza del tornare a casa, per questo si parte, pensavo. invece ho pianto fino a firenze. due ore di lacrime e singhiozzi. e a firenze volevo andare via. perchè la mattina che son partita Roma si è messa l'abito bello delle feste, del sabato. ha riempito il suo cielo profondo di nuvole spruzzate e mosse come le onde del mare lontano. ha inondato i suoi tetti romantici  di un sole lucente come i bagliori del bronzo, liquido colava lungo le facciate delle case, sui balconi pieni di fiori e di antenne. sui capitelli, sulle ombre morbide delle colonne nelle fosse profonde delle sue strade strane fluide flessuose lunghe. 
e la gente è bella. è tanta e non ha fretta e ti guarda mentre parli e saluta e sorride e ha voglia di parlare. e la sensazione che ti da è di essere a casa. 

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