giovedì 4 febbraio 2016

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ogni giorno è fatto di piccolissimi granelli di tempo, 
denso di colore, mite allegro carico di dolore o cupo di vergogna e paura 
luminoso di successo e rosso di passione. 

nel nostro correre di ora in ora spesso non guardiamo al rosso al giallo al luminoso blu cobalto e al fucsia saettante o al viola meditativo. 
il nero ci ferma e turba. 
il nero angoscioso e opaco che cerchiamo di spostare e cacciar via 
e di sollevare per gettare di lato. 

e presi dalla fatica di sollevare spostare spingere e far rotolare e tirare e sgretolare ...
dimentichiamo che quello sforzo è fatto per poter godere 
dell’amaranto, del verde veronese del argento e dell’arancione frizzante, del carminio conturbante e pieno, dell’azzurro della vita e dell’affetto…..


poesia 2

la calma  
un buco profondo. 
a guardarci dentro fa paura e attrae. 
a volte ci son cose da fare, tante che quel nero risucchia e spaventa, 
a volte placa l’anima e canta 
e versa olio sul cuore agitato. 
tutto perde colore e spinta  
assale la calma con il suo buio amico.

poesia1

non ho mai pensato a quanto forte soffiasse il vento finché non mi ha spinto lontano 
non ho mai pensato a quanto forte urlasse il mare finche non ha coperto le mie parole
non ho mai pensato a quanto lungo fosse un sospiro finché non mi ha tolto il fiato

non ho mai pensato a quanto in alto volasse il gabbiano o vagasse il pensiero finché non l’ho visto sparire nel cielo

(dal web)