sabato 27 dicembre 2008

scintille

è gelida, stamane, la città. uno strato di ghiaccio sottile sottilissimo. riempie i solchi microscopici dell'asfalto, fa sembrare tutto fragile. tutto scintilla. anche quello che di solito non scintilla, oggi scintilla: i muri, gli sputi, per dire, le pisciate dei cani. tutto scintilla. i rami degli alberi, neri contro il cielo così blu da sembrare caldo. l'erba. la neve è rimasta farinosa come appena posata, nonostante sia caduta già ieri l'altro. nonostante la notte, nonostante il vento e il sole, e il tempo. e il sole. 
solo la magnolia non scintilla. è lucida si, ma non scintilla. non un cucchiaio di neve si è fermato sulle sue foglie dure. sembra atterrata lì stanotte da un posto lontano. i tassi che affondano da sempre le loro radici nella terra del giardino trattengono tra i loro aghetti piccoli cumuli di neve. il giardino ha quell'aspetto solenne che ha solo le domeniche mattina, quando è troppo presto per qualunque cosa. e lei è lì, altissima, altera, intoccata, con le sue foglie che sembran di plastica lucida, impavida, sprezzante, sicura.  

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