lunedì 13 marzo 2017

impronte di Dio




senza parole un giorno di cupa primavera una promessa di sole tra la foschia. e la neve




che a stento nasconde la vita che rinasce tra l'erba seccata dall'inverno e lasciata intatta dal tempo. 

 i precipizi aspri e le mani scheletriche degli alberi appena prima di sbocciare in germogli di un commovente verde bambino
l'imperioso sempreverde che spicca con la sua nota di colore altisonante nell'impavido grigio e marrone delle rocce di fine marzo.  e il panoramiche leva il fiato, nello scorrere lo sguardo oltre il passo più in là dove si può cadere, dove può far male. 




gli inaspettati colori come risate argentine nel silenzio della sera... la sera.... che finalmente arriva con riposo, col caldo che ancora si desidera, le parole sommesse, la quiete.






giovedì 9 marzo 2017

Musica

Una giornata normale piena di sole. Una fuga. Un viaggio ai confini dell impossibile: odore di chiuso di lacca di profumo... caldo da non respirare. 
E poi la meta fresca profumata di erba e terra di auto sporadiche e sovente vento e umido e ardor di bestie. Un gatto siamese. Una tana piena di arte, di vita, magica, segreta ... aliena . Le mani fredde la sensazione che non ci sia abbastanza aria di essere sola. Un i che non cresce. E il cuore che batte forte e le luci bambine le ombre le voci inno con la testa le ciglia scure le note sonore che si spezzano in basso urtano sui rari spigoli ancora rimasti scoperti.
E il sorriso della fine lo stupore ...I plettri appoggiati ignari le corde le voci il morbido peso dei tasti il ritorno sordo. I sorrisi. I sorrisi arancioni di acqua fresca.