domenica 11 settembre 2016

autostima

in realtà non so bene cosa sia l'autostima, forse la percezione di se' direi che si è la percezione di se' ... allora non so se è giusto parlare di scarsa o alta autostima. bisognerebbe parlare di autostima e basta. di corretta autostima. se ce n'è troppa o troppo poca, allora non va bene, ne' troppa ne' troppo poca. il giusto sta nel mezzo. 
se uno ha una alta autostima, è un giudicante agonista e incallita, ritiene che nulla degli altri valga quanto le proprie cose, quanto se stesso. ritiene che solo il suo parlare per esempio abbia importanza, che solo il suo pensiero sia degno di essere ascoltato. ritiene che tutti debbano ascoltare la musica che a lui piace, guardare il film che vuole vedere lui, e percorrere le strade che lui decide a prescindere da ogni altro input, di fretta di  esigenza di benessere, di piacere di paesaggio, di mezzo di trasporto. e se tutti vogliono andare a fare un giro in elicottero e lui non vuole non ci va, perchè a sbagliare sono loro che sono voluti andare in elicottero, e se fossero intelligenti (quanto lui) andrebbero tutti in monopattino che si è meglio andare in monopattino....mica in elicottero....e se ha mal di denti tutti possono -anzi debbono- ascoltare il suo lamentarsi per il mal di denti perchè non esiste altro suono che sia degno di essere percepito se non il suo lamento....e se ha in uggia il mare, chi va al mare è un poveretto, che non sa cosa si perde ad andare al lago o in montagna quando il mare magnifico e pacifico, democratico e vivo, è li alla portata di tutti, mentre il lago è insipido e la montagna è fredda e ostile e ogni cosa è dispendiosa e arcana in montagna....e il pericolo sempre il agguato. 
se uno ha scarsa autostima è sempre in secondo piano. se ha una idea non la dice nemmeno e aver a che fare con lui è come aver a che fare con un pezzo di carta da parati, la stessa vitalità lo stesso spirito di iniziativa. d'alta parte se ha scarsa autostima ritiene di non poter mai portare a termine nulla e non si impegna in nulla perchè tanto non riuscirà e non la porterà mai a termine, e anzi se si impegnasse sai che delusione se non riuscisse? non si risolleverebbe piu...e ancora .... 
ecco forse io preferisco la scarsa autostima, anche se mi da fastidio, credo che uno possa guarire, credo che con la collaborazione di tutti una scarsa autostima sia come un avvallamento nel terreno...una buca che in spiaggia i bambini non hanno riempito. con l'aiuto di tutti si può colmare, e a poco a poco crescendo la scarsa a autostima possa crescere piano, come una pianta...annaffiata con la fiducia di chi circonda lo sfigato in questione....ma la troppa autostima brucia come benzina chi sta attorno....annienta devasta... i gusti degli altri sono degli sciocchi capricci, le inclinazioni degli altri sono vizi non puniti, incapacità dei genitori, gli amici degli altri sono dei poveri idioti e chi se li sceglie ancora più idiota e coglione.....e alla fine se la persona non è abbastanza forte, non ha abbastanza spirito di osservazione e distacco, o se ama chi ha troppa autostima come un figlio, alla fine la persona cresce con la convinzione di essere davvero un povero idiota, un coglione, un incapace....e come tale per sempre si comporterà....
forse alla fine arriverà una vittoria, anche piccola. forse una persona tratterà il coglioncello di turno come una persona capace e grande, e non più come un coglioncello, forse solo gli verrà bene una cosa lontano dal giudicante. allora si. allora il povero giudicante farà una fine così misera che tutto il suo passato di giudicante non gli basterà a colmare la vergogna di essere stato così miope e cattivo. 
il giudicante deve pregare che il coglioncello non ce la faccia mai, a vincere, perchè la sua iperautostima lo travolgerà con l'impeto di un uragano. e di lui non resterà più nulla. 
peccato. 

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