mercoledì 21 settembre 2016

TRUFFA

martedì 20 settembre. un martedì normale, come altri. finché alle 17 un paio di sgherri non ben specificati non vengono suonare e risuonare e ancora suonare e bussare forte alla porta di casa mia, chiedendo di me, tanto che chi era in casa (io in ufficio) mi chiama per dirmi di tornare. loro intanto sentono la telefonata e dicono che mi aspetteranno di sotto. io mi precipito (lavoro in un altra città rispetto a dove vivo, non ci ho messo poco...) e in strada non vedo nessuno. citofono per accertarmi che non siano rimasti sul pianerottolo (chi ha aperto senza chiedere chi è?????? chi continua a d aprire mettendo in pericolo le nostre incolumità? cavolo!!!) ma no, non c'è più nessuno....un omuncolo mi si para davanti porgendomi la mano, persino! dice "buongiorno mi presento ...sono simone..." ma non lo lascio continuare. "non mi interessa chi lei, voglio sapere che cosa vuole da me e dalla mia famiglia, perché mi ha fatto chiamare da gente spaventata dalle sue insistenze e tornare di corsa dal lavoro: io non la conosco" lo investo nell'impeto della mia ira, forte della paura generata da questo e dal suo compare in chi mi ha chiamata....nonho pensato che potesse essere armato, chetano in due e mi avrebbero facilmente sopraffatta....non ho pensato a nulla. quello farfuglia qualcosa, che ha degli assegni firmati da me e che devo pagare una tizia "DEL BAGATTO" che deve a lui dei soldi e se io non la pago lui non verrà pagato....io non so cosa sia 'sto bagatto: vado su internet a cercare il significato della parola ma lui ha un po' di biglietti da visita e me li mostra. c'è una scritta "IL BAGATTO"  e in centro un simbolo esoterico come un occhio da cui escono raggi di luce.... mai visto....ma mi si imprime in mente. intanto lo squadro per ricordarmi come sia fatto: alto magro capelli scuri con ciuffo di lato occhi scuri uno diverso dall'altro come forma pelle leggermente rovinata giubbotto impermeabile blu pantaloni scuri e scarpe grigie tipo vela, non rovinate, con lacci  e ben fatte. ha in mano una copertina verde della dimensione di un A4 piegato in due, di plastica rovinata, dentro ci sono le fotocopie di assegni firmati con il mio nome (ma non con la mia firma) una decina di quei biglietti da visita, un foglio a quadretti tipo da agenda con su scritto grosso stampatello il mio nome e cognome indirizzo e numero di telefono fisso poi un cellulare sbagliato e un codice fiscale sbagliato la scrittura è grossa e incarta come di una persona anziana. questo tizio continua adire che io devo pagarlo e che devo pagare questo del bagatto al che io dico che chiamo la polizia. lui non scappa. allora ho avuto il sospetto che fosse in buona fede. ho messo il poliziotto in viva voce (il tizio voleva prendere il mio cellulare.....CEEEEEERTO!!!!!) e gli ha detto che non doveva venire a rompere le scatole a me, che doveva andare da lui a denunciare la persona che non lo pagava che io e lui non avevamo nessun rapporto ...gli ha chiesto se mi conosceva e lui ha detto appunto di no. ci siamo lasciati con rammarico. mi spiace che sia stato fregato. 

sono andata alla centrale di polizia per denunciare questo fatto e non mi hanno preso la denuncia: in fondo -hanno detto- non è successo nulla.
mah...

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