mi viene così, è sempre stato così anche con la gente: so cosa vogliono che io dica, sento le tensioni, la voglia di attaccare o di affascinare o di attirare l’attenzione per esempio in un discorso.... subito sento le bugie che mi raccontano. è assurdo come mi appaiano evidenti, come un testo scritto in corsivo in una pagina normale, li sotto gli occhi di tutti e a volte quando le sento mi guardo attorno e mi stupisco che gli altri ascoltino e non dicano nulla, a volte mi chiedo se sono così evidenti ma ormai ho capito che no non lo sono ...io le vedo ma altri no, e ascoltano e annuiscono e vanno avanti così. e per questo quando correggo i testi a volte faccio dei commenti anche sul …. non so come chiamarlo se non “senso” del racconto, sulla coerenza emozionale: se mi suscita un'emozione una cosa, e dopo mi accorgo che l’emozione da suscitare era diversa....ecco questa cosa spiazza il lettore che si sente preso in giro….è un po’ come Lupin hai presente? dall’inizio sai che è un ladro, ma te lo presentano come un simpatico, la faccia è simpatica il modo di fare è simpatico e anche buono….hai simpatia per lui….il lettore andando avanti con il racconto si affeziona al ladro…e c’è coerenza perchè Lupin viene sempre trattato si come un ladro ma anche come un bravo ragazzo di cuore che si affeziona a Zenigata che ha amici verso i quali è leale….che ha un codice d’onore…. se invece a volte venisse presentato dall’autore come un farabutto e a volte come un bravo ragazzo il lettore si sentirebbe frastornato. perchè il lettore è come un bambino piccolo e il libro e l’autore (che sono una cosa sola) sono l’adulto che lo prende per mano. L’adulto puo portare il bambino letteralmente OVUNQUE! perciò l’autore deve capire la responsabilità che ha. Un libro è uno strumento potentissimo, perchè è lento come un seme che germoglia: ci vuole tempo ma mette le radici nel profondo, non è come un film o una serie che non attecchisce (a meno di rare eccezioni) il libro germoglia nel lettore: bisogna stare attenti a cosa si è seminato: ci vuole coerenza.
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