mercoledì 6 novembre 2019

n-

la ricerca dimostra che all'interno del cervello gli stimoli negativi sono percepiti più velocemente rispetto agli stimoli positivi. inoltre la nostra mente -per sua natura- tenda riproporci con maggiore frequenza i pensieri che alimentiamo piu frequentemente. chi si lamenta spesso lo fa perchè pensa e ripensa agli aspetti negativi della propria vita. aspetti negativi che sono comuni a tutte le vite, in verità, ma che chi si lamenta spesso vede maggiormente accaniti, ampliati, imponenti rispetto quelli delle vite degli altri, perchè manca di senso della prospettiva (ma di questo parleremo piu avanti). piu chi si lamenta pensa ai sui aspetti negativi (n-) piu questi n- gli tornano in mente. piu gli tornano in mente e piu ne vede, perchè come sappiamo noi vediamo cosa conosciamo (anche di questo riparleremo, o forse ne abbiamo già parlato). per questo motivo chi si lamenta è perseguitato dalla percezione negativa della vita. inoltre l'atteggiamento di chi vede negatività ad ogni angolo è giustamente di sospetto, di tensione, per essere preparato ad affrontare ogni nuova negatività senza farsi travolgere.... questo genera un fortissimo stress a livello neuronale comportando un forte lavorio continuo di stimolo coping rilassamento stimolo coping adattamento e così via, che porta ad una stanchezza e invecchiamento veloce della nostra capacità di modificare i nostri sistemi di percezione definiti. li sclerotizza. e ovviamente, per risparmio di energia, fa riaffiorare proprio i pensieri n-. quelli piu conosciuti, quelli piu famigliari....quelli che riconosciamo....

anche ascoltare le lamentele altrui porta a un effetto deteriore di questo genere....

spezziamo la catena!

Nessun commento:

Posta un commento