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sabato 16 novembre 2019
sabato 9 novembre 2019
zaffiro
... e io che pensavo che fosse una storiella da nulla....
Liberty
c'è una mostra stupenda a Torino in questi giorni, [http://www.lavenaria.it/it/mostre/art-nouveau] alla quale volevo andare da quando l'hanno presentata e ho sempre rimandato per paura di restare delusa...
poi sono andata
c'era una volta un uomo problematico. io l'ho conosciuto nella sua parte esteriore, lo specchio della sua anima pubblica. istrionico, protagonista, esuberante. avrebbe potuto fare l'attore: grande, enorme personalità che trascendeva il suo ruolo di impiegatuccio comunale...si vedeva Pelagio Palagi, si vedeva Mantegna...
non doveva essere facile stare con lui, in casa...
la sua vena artistica era ridondante. travalicava prepotente il quotidiano lavoro, pur artistico, inondava la tavola apparecchiata per il pranzo, le pareti di casa, delle stanze più dimenticate, fino alla risega buia dietro l'ingresso fino al passaggio dal primo al secondo bagno, al sottotetto.... permeava i discorsi, l'aspetto fisico....financo i gesti démodé.
lui non accettò che io detestassi la ampollosità vezzosa del liberty e mi costrinse a girovagare per torino senza meta -con lui- cercando tracce di quello stile che rese la mia città un gioiello, di libertà di espressione e di espressività di arte. ed ho capito, vedendolo, il senso di libertà spirituale che permea l'art nouveau (e déco, la nostra preferita)
questo stile che ha caratterizzato tutto l'inizio del 1900 dall'architettura (in cui lui e torino sono piu ferrati) alla decorazione, alla carta da parati alla pittura, all'arredamento (che sogno!!!!) alla moda alla bigiotteria......al cinema....... alla danza .........
ma avrebbe protestato per la misera collezione esposta, soprattutto di mobili: la magnificenza dell'arredo organico in cui un mobile si trasforma in un altro, che ci stupiva nelle foto sui suoi libri vecchi, ingialliti....... non era neppure menzionato....
avrebbe parlato con tutti gli inservienti della mostra, avrebbe cercato di portarmi dove non potevamo andare, e avrebbe discusso con tutti per avere qualcosa in più, un ricordo, un oggetto, qualcosa che lo rendesse diverso da tutti gli altri visitatori. .....
poi saremmo andati a prendere un caffè da "passami il sale"(https://www.passamiilsale.it) e saremmo tornati a casa con la sensazione che mi ha insegnato a riconoscere, a isolare e a vedere, e non mi ha mai lasciata, di essere piu ricchi.
poi sono andata
c'era una volta un uomo problematico. io l'ho conosciuto nella sua parte esteriore, lo specchio della sua anima pubblica. istrionico, protagonista, esuberante. avrebbe potuto fare l'attore: grande, enorme personalità che trascendeva il suo ruolo di impiegatuccio comunale...si vedeva Pelagio Palagi, si vedeva Mantegna...
non doveva essere facile stare con lui, in casa...
la sua vena artistica era ridondante. travalicava prepotente il quotidiano lavoro, pur artistico, inondava la tavola apparecchiata per il pranzo, le pareti di casa, delle stanze più dimenticate, fino alla risega buia dietro l'ingresso fino al passaggio dal primo al secondo bagno, al sottotetto.... permeava i discorsi, l'aspetto fisico....financo i gesti démodé.
lui non accettò che io detestassi la ampollosità vezzosa del liberty e mi costrinse a girovagare per torino senza meta -con lui- cercando tracce di quello stile che rese la mia città un gioiello, di libertà di espressione e di espressività di arte. ed ho capito, vedendolo, il senso di libertà spirituale che permea l'art nouveau (e déco, la nostra preferita)
questo stile che ha caratterizzato tutto l'inizio del 1900 dall'architettura (in cui lui e torino sono piu ferrati) alla decorazione, alla carta da parati alla pittura, all'arredamento (che sogno!!!!) alla moda alla bigiotteria......al cinema....... alla danza .........
ecco, lui avrebbe apprezzato il ricordo della grande esposizione del 1908, i filmati e le cartoline.
avrebbe parlato con tutti gli inservienti della mostra, avrebbe cercato di portarmi dove non potevamo andare, e avrebbe discusso con tutti per avere qualcosa in più, un ricordo, un oggetto, qualcosa che lo rendesse diverso da tutti gli altri visitatori. .....
poi saremmo andati a prendere un caffè da "passami il sale"(https://www.passamiilsale.it) e saremmo tornati a casa con la sensazione che mi ha insegnato a riconoscere, a isolare e a vedere, e non mi ha mai lasciata, di essere piu ricchi.
giovedì 7 novembre 2019
preghiere
chi pregherà per me quando sarò morta? chi si prenderà la briga di organizzare un rosario che mi aiuti a salire al cielo quando sarò ancora così attaccata al mio corpo da non volerlo lasciare?
quando ero piccina pensavo che il rosario fosse come un'ascensore che mistero dopo mistero, AveMaria dopo AveMaria portasse l'anima un poco più su verso Dio, la aiutasse nei primi momenti a nnn essere terrorizzata di lasciare il corpo conosciuto e la nota vita e le care persone per l'ignoto oscuro e inaspettato, come un bimbo tremante che esce al mondo e piange ... chi lo farà per me?
mercoledì 6 novembre 2019
n-
la ricerca dimostra che all'interno del cervello gli stimoli negativi sono percepiti più velocemente rispetto agli stimoli positivi. inoltre la nostra mente -per sua natura- tenda riproporci con maggiore frequenza i pensieri che alimentiamo piu frequentemente. chi si lamenta spesso lo fa perchè pensa e ripensa agli aspetti negativi della propria vita. aspetti negativi che sono comuni a tutte le vite, in verità, ma che chi si lamenta spesso vede maggiormente accaniti, ampliati, imponenti rispetto quelli delle vite degli altri, perchè manca di senso della prospettiva (ma di questo parleremo piu avanti). piu chi si lamenta pensa ai sui aspetti negativi (n-) piu questi n- gli tornano in mente. piu gli tornano in mente e piu ne vede, perchè come sappiamo noi vediamo cosa conosciamo (anche di questo riparleremo, o forse ne abbiamo già parlato). per questo motivo chi si lamenta è perseguitato dalla percezione negativa della vita. inoltre l'atteggiamento di chi vede negatività ad ogni angolo è giustamente di sospetto, di tensione, per essere preparato ad affrontare ogni nuova negatività senza farsi travolgere.... questo genera un fortissimo stress a livello neuronale comportando un forte lavorio continuo di stimolo coping rilassamento stimolo coping adattamento e così via, che porta ad una stanchezza e invecchiamento veloce della nostra capacità di modificare i nostri sistemi di percezione definiti. li sclerotizza. e ovviamente, per risparmio di energia, fa riaffiorare proprio i pensieri n-. quelli piu conosciuti, quelli piu famigliari....quelli che riconosciamo....
anche ascoltare le lamentele altrui porta a un effetto deteriore di questo genere....
spezziamo la catena!
anche ascoltare le lamentele altrui porta a un effetto deteriore di questo genere....
spezziamo la catena!
venerdì 1 novembre 2019
cura
quando io andavo a danza ci insegnavano ad avere cura del nostro corpo a mettere L'alcool per rendere più dura la pelle a tagliare bene le unghie perché non incarnissero e se ci veniva qualche bubu le insegnati ci impedivano di fare allenamento finché il medico non dve a che potevano farlo .... adesso e il contrario! Quel che conta è la performance sul momento ... non il perdurare del risultato della salute della perfezione del gesto.... no! Quello che conta è il minuti e mezzo di esercizio perciò votaren cerotto antinfiammatorio color carne fasciatura tutori antidolorificimagnifici.... e la persona diventa cosa da usare ... perde di significato di importanza. E come potranno occuparsi di altri se non sanno occuparsi di loro stessi.... sono una generazione veloce : tutto subito . Il sabato del villaggio non ha più alcun senso!
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