E poi la meta fresca profumata di erba e terra di auto sporadiche e sovente vento e umido e ardor di bestie. Un gatto siamese. Una tana piena di arte, di vita, magica, segreta ... aliena . Le mani fredde la sensazione che non ci sia abbastanza aria di essere sola. Un i che non cresce. E il cuore che batte forte e le luci bambine le ombre le voci inno con la testa le ciglia scure le note sonore che si spezzano in basso urtano sui rari spigoli ancora rimasti scoperti.
E il sorriso della fine lo stupore ...I plettri appoggiati ignari le corde le voci il morbido peso dei tasti il ritorno sordo. I sorrisi. I sorrisi arancioni di acqua fresca.
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