lunedì 24 giugno 2013

due

due chiacchiere con un amico amico e tutto sembra più luminoso

venerdì 21 giugno 2013

muso

 la felicità è fatta di cose così piccole, che si nascondono, e bisogna andare piano per accorgersene. la vita di oggi è così frenetica che spesso le calpestiamo, passiamo oltre, non le vediamo....ma tu fermati, prendi il bradipo come musa ispiratrice anzi....come MUSO ISPIRATORE.

giovedì 13 giugno 2013

non voglio comprare l'inutile


sono convinta che ci sia del marcio negli eccessi del lavoro parossistico, della ricerca dello scatto di anzianità dell'avanzamento di carriera ("perché il part time lo chiedono solo le segretarie", oppure "...perchè altrimenti a cosa serve tanto lavoro, tanto studio"...come se io avessi studiato per rendere un favore ad altri e quello che ho imparato [ed è tanto] fosse di altri, e non mio per sempre) delle assiomatiche consequenzialità "lavoro quindi guadagno quindi spendo quindi sono", "guadagno quindi mi posso permettere un appartamento più grande, quindi devo farlo pulire da qualcuno perchè io lavoro full time, quindi devo farlo  abitare da altri che curino i miei figli e la mia cena e le mie piante...."


 Ci hanno fatto credere che i soldi danno la libertà e noi ci siamo cascati!! (cit.http://www.vivere-semplice.org/2009/10/14/io-non-compro/)

evoluzione: un promemoria

LiVELLO 00 (homer simpson)
1) non pulire e se ti dicono che è sporco dì che non hai visto 
2) lascia bagnato: asciugherà
3) la stanza è anche tua: il disordine è una condizione che non ti disturba, se disturba qualcuno quel qualcuno riordinerà
4) esiste il sacco della spazzatura indifferenziata, no? ecco... usa quello! 
5) fai tutto da solo, e cuoci nel tuo brodo
6) riposati
7) pretendi
8) calpesta le cose in disordine, lascia sporco e non ti curare, soprattutto di quel che non hai fatto tu
9) metti le cose a casaccio, e quando tirerai fuori un kimono rosa e un asciugamano marrone cacchetta.....
10) nascondi i guai, butta i cocci di nascosto delle cose rotte, tanto chi vive con te è ottuso e non si accorgerà di nulla. 
11)  se fai un guaio incazzati con gli altri: una bella scenata hollywoodiana distoglierà l'attenzione dalla tua goffaggine (sempre perchè chi ti circonda è tordo e dopo pochi secondi si dimentica l'argomento della discussione, come insettosauro con i flash di luce intermittente)
12) butta le cose rotte o vecchie
13) mangia porcate
14) dai il cattivo esempio, tanto chissene? devi pensare solo a te, gli altri non contano niente

LIVELLO 0 (il servo della gleba)
1) pulisci quello che altri hanno sporcato
2) asciuga (anche dopo un sacco di tempo) quello che altri hanno bagnato
3) rimetti la stanza in cui entri come vorresti trovarla al tuo ritorno
4) cerca nel sacco del rudo la spazzatura indifferenziata e differenziala (bleah)
5) dispera di trovare aiuto
6) non ti riposare 
7)  
8) cerca le cose lasciate in giro da te e dagli altri e nascoste e riordina
9) prima di chiudere i sacchi e il cestello della lavatrice controlla che nessuno abbia messo plastica nell'umido, calzini blu nel bianco, maglioncini di lana nelle tovaglie, limoni ammuffiti nella carta....
10) cerca ovunque tracce di possibili guai che possono degenerare con il tempo come biscotti lanciati lasciati ad ammuffire sotto la cucina, ecc....
11) sbrigati
12) prendi le cose rotte o vecchie buttate e cerca di ripararle se non è troppo tardi
13) prepara pietanze che altri butteranno
14) voce di uno che grida nel deserto: lotta contro il cattivo esempio, anche se le parole resteranno solo parole e saranno sempre i gesti che conteranno

LIVELLO 1 (l'homo sapiens sapiens sapiens = i nostri figli?)
1) pulisci quello che hai sporcato 
2) asciuga quello che hai bagnato
3) lascia la stanza in cui sei entrato come o addirittura meglio di come l'hai trovata
4) separa la spazzatura SEMPRE e il più possibile
5) chiedi aiuto
6) non ti risparmiare
7) usa prego/grazie/per favore 
8) non far finta di non vedere le cose da fare e non lasciare che un altro faccia quello che avresti dovuto fare tu.
9) non mettere nella lavatrice le cose da lavare MA NEL CESTO DELLA ROBA SPORCA
10) se fai un guaio dillo subito
11) fai le cose con calma
12) cerca di mantenere intatte le cose vecchie, avendone costantemente cura
13) abbi cura di te stesso, del tuo corpo dentro e fuori: lavati mangia bene osservati vestiti con riguardo sii attento ai tuoi bisogni
14) cerca di aderire al modello di persona etica che c'è dentro di te

LIVELLO 2 (la guida)
1) pulisci quello che trovi sporco (chiunque abbia sporcato)
2) asciuga quello che trovi bagnato (chiunque abbia bagnato)
3) lascia la stanza in cui sei entrato  meglio di come l'hai trovata, come un silenzioso angelo segreto
4) separa la spazzatura SEMPRE e il più possibile
5) offri aiuto
6) non ti risparmiare
7) usa prego/grazie/per favore ma soprattuto grazie
8) fai il tuo dovere a scuola al lavoro a casa senza scorciatoie 
9) separa i colori, le spazzature, le posate, perchè altre persone potrebbero mettere in ordine queste cose, e si troveranno agevolati grazie a te 
10) aiuta a riparare ai guai
11) fai la cose con calma
12) ripara le cose rotte, abbi cura delle cose vecchie non sprecare mai
13) mangia cose sane, semplici, senza elaborazioni. cose base 
14) dai il buon esempio, pensa che Qualcuno ti guarda e deve sentirsi orgoglioso di te

lunedì 10 giugno 2013

niente

è sempre stato così: il mare è affine alla mia anima in perenne movimento, allagata, salata. fin da bambina ricordo che anelavo l'attimo in cui il triangolo azzurro sarebbe apparso scintillante tra i monti delle alpi cozie, galleria dopo galleria (che con i miei fratelli cercavo invano di contare). e dopo ore di auto, nausee e caldo, non mi ci buttavo, no, ma mi rifugiavo tra le dune di sabbia per guardarlo e non fare altro, e individuare nell'infinito distendersi della sua superficie le onde bianche lontane e le secche che rendevano l'acqua grigia. era un rito, lo so, da bambina. era come se dovessi salutarlo, ché dovevo dirglielo che ero arrivata che non mi annegasse, che non mi spaventasse. andavo li e lo guardavo acciambellata. 
ecco...anche adesso che sono grande mi piace e mi da pace il rumore del mare. non sento più tanto l'odore, lo confesso che lo cerco ancora ma non lo trovo più, coperto dallo smog e dalla povere, ma il suo rumore mi culla come una nenia, e nel suo rumore mischiato alle parole di tanta o tantissima o poca gente distesa, io sto bene. mi anniento mi dissolvo. mi sembra di non essere più niente. che pace.