lunedì 18 gennaio 2010

RAI

mi è arrivato il bollettino per pagare il canone RAI. io non lo voglio pagare. non l'ho mai voluto pagare, ma ora mi sembra legittima la mia volontà di non pagarlo, poiché io NON USO LA TV. io non ho l'uso della televisione, come lo intende la RAI: io la TV la accendo solo per guardare i film che affitto o compro o che mi prestano gli amici. non ho il decoder, e qui in piemonte, vuol dire che se accendi la tv e non ci metti un DVD non appare niente sullo schermo. NIENTE.

ho scritto una lettera, per dire tutte queste cose a chi mi mandava gentilmente il bollettino per "il rinnovo annuale dell'abbonamento" ma temo che sarà dura convincerli.

ora mi chiedo: è giusto tutto ciò? non l'abbonamento, che non lo è mai stato, ma è giusto non guardare la tv? è giusto non sapere che pubblicità ci sono su rai 2? è giusto non guardare la prova del cuoco? è giusto essere FUORI dalle notizie. non la cronaca, quella te la cerchi e ne trovi a bizzeffe nell'internet, ma proprio la banale supina corrente di "cose" mediatiche che ci investe, anzi, che VI investe quotidianamente...è giusto chiamarsene fuori e vivere così?

2 commenti:

  1. Ti capisco e condivido, purtroppo l'abbonamento non è più per utilizzare i canali televisivi, ma è diventata la tassa di proprietà di un apparecchio televisivo, anche se spento....Come per l'auto, il cui bollo è passato da permesso di circolazione a tassa di possesso, anche se la macchina è rotta o chiusa in garage . Se non si impegna qualche associazione a fare una causa collettiva, non pagare equivale ad avere solleciti, tasse, more, ingiunzioni e riscossioni forzate. Non è assolutamente giusto, ma le singole proteste non le ascolta nessuno.

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