lunedì 15 giugno 2020

ansia e futuro

le emozioni hanno un ruolo fondamentale nella vita degli esser umani (e credo anche animali). esse nascono nella parte più antica del nostro sistema cerebrale: l'amigdala, un nome esotico che sa di religione ancestrale come gli strati emotivi che vi si collocano. 
nel percorso di terapia che ho affrontato ho imparato che i pensieri suscitano le emozioni e le emozioni guidano i comportamenti. immagino i pensieri come esche succose che fanno emergere le emozioni. esse, guidate dal fascino di un pensiero improvviso, affiorano come bolle molli di aria in un vaso di gel colorato. faccio un po' fatica a distinguere le emozioni, dai pensieri, dai comportamenti, lo ammetto, ma credo che quello che ha guidato e guida questa prima metà del 2020 sia la paura.
a volte la paura è piccola e ci fa incerti, a volte è enorme, terrificante, e il comportamento coerente con questo terrore, è la paralisi.
forse la "sindrome della capanna" di cui si parla è un aspetto di questo. il terrore paralizzante che ci rende incapaci di pensare al futuro....e senza arrivare a non voler uscire dalla tana che ci ha protetto sinora, la pigrizia che sentiamo, l'ansia del pensiero lanciato verso un vasto orizzonte temporale, che ci fa mirare a solo domani, a tra due ore e non di piu....credo che anche questo sia terrore, credo che sia paura.
capìta l'emozione che l'amigdala ci offre, possiamo prendercene cura. renderla coerente e gestibile, come un genitore amorevole si prende cura di un bimbo terrorizzato. e la fortuna è che noi siamo il genitore amorevole, noi siamo il bimbo terrorizzato. 

usando la ragione concentriamoci su cosa possiamo controllare: non la diffusione di un contagio, il comportamento degli altri, l'economia mondiale (e meno male!!) ma la nostra salute, il nostro comportamento, la nostra economia. 
non cose enormi a scala mondiale ma cose piccole a scala individuale cose che dipendono da noi. cose che noi agiamo. 
nei periodi di incertezza impariamo a ridurre il nostro orizzonte spaziale e temporale, darci compiti brevi e immediati per aumentare il nostro benessere, compiti attivi, non troppo semplici, per migliorare la nostra autostima e la nostra capacità di trarre energia dal successo dell'azione precedente. il nostro pensiero registrerà le piccole gioie che con le nostre azioni ridurranno il terrore raggelante alla paura che ci fa prudenti e saggi. 


un motore magnetico è il nostro agire, che dà la spinta, con il successo passato, per raggiungere il successo successivo. 

https://www.dailymotion.com/video/x2lr01x ( video di : Christianatreadway)


domenica 17 maggio 2020

porta

l'azione è la mia "porta":  di fronte ad una situazione complicata da vivere, io mi rifugio nel fare.  

per uscire dall'impasse terrifica di questo periodo, scelgo di non pensare, di non lasciarmi cogliere dall'emotività ma pianifico ogni azione, consapevole che ogni cosa io faccia è l'occasione per nutrire il mio spirito. 
se guardo un film se leggo un libro se sto al sole a godermi l'estate...




ho paura? 

  1. pratico yoga per rilassare lo stress e fare un tuffo profondo dentro di me. non uso la musica per un vero vinyasa con il mio respiro, mi spingo oltre i miei confini. 
  2. mi stendo al sole per fare il pieno di energia positiva, di luce che schiarisca i miei pensieri e le mie azioni
  3. ascolto la messa per riallineare i miei pensieri verso il meglio di me, mirare al centro dell'etica e della morale, alla fonte dell'umiltà e dell'umano. 
  4. mangio qualcosa di tiepido e morbido per coccolarmi e gratificare la voglia di affetto che ancora urla nel mio cuore.
  5. ascolto film in francese o in inglese  per aumentare la mia professionalità
  6. coccolo il mio gatto per trarre giovamento del suo ronfare sincrono e dare benessere alla sua piccola anima in cammino.
  7. riparo qualcosa per dare valore a ciò che mi circonda, al tempo che passa, agli acciacchi della vita che lasciano segni e da essi dobbiamo imparare, e dare una casa di valore alla mia anima

ogni momento scelgo con cura le mie azioni per nutrire la mia anima.


lunedì 23 marzo 2020

il meglio e il peggio

questo coronavirus tirerà fuori il meglio e il peggio di noi.

il peggio, come mio marito che mi saluta quando mi vede scendere dalla macchina con 4 borse della spesa mi fa ciao ciao con la manina e mi lascia li con il cancello chiuso sulla faccia.

il meglio, come un grigio sconosciuto che si offre di aiutarmi con due borse, portandomele sulla porta e lasciandomele li, in modo che io possa prenderle mantenendo il metro di distanza.


sabato 15 febbraio 2020

robin

che fatica oggi essere normali. che fatica....tutti vogliono essere super. chi vuole vivere fino a 120 anni (cit.) chi vuole diventare superqualcosa, chi vuole essere il piu *... saltando a pie' pari la normalità. sereno, soddisfatto di se stesso, e basta. no....la macchina più nuova, la malattia più grave, la casa più grande, il migliore in campo. 

e nessuno vuole essere robin. 

https://youtu.be/y1YypOI5t-o


insegniamo ai nostri figli che devono essere i migliori. sempre. come se "quanto migliore" fosse la misura del nostro affetto, del loro valore.  parliamo di loro per paragoni. ci chiedono di loro per confronto: "è come quello o come questo? è come eri tu? è diverso dal fratello?" dovremmo avere il coraggio di rispondere "è lui" "sono orgogliosa di lui non perchè fa qualcosa, ma perchè c'è"

fammi un'altra domanda va' che non riesco a parlare...

domenica 2 febbraio 2020

è solo lui che ci perde

e invece no . anche noi ci rimettiamo . chi stabilisce il valore delle persone? cosa? come si può dire se non conoscere qualcuno è un danno  o no? in un essere  umano , che è talmente bello e complesso.... non c'è nulla che valga la pena di conoscere? nulla che lo faccia valere? nulla piu di un altro? chi puo decidere questo comparativo: chi vince? nessuno. è un paradosso: non puoi sapere a cosa rinunci, è una scommessa ....e penso sia sempre perdente. non c'è un essere umano che non valga la pena di conoscere . bisogna però avere degli occhi capaci di vedere. occhi che cercano dentro e non fuori, l'essenza e non l'apparenza. e orecchie. orecchie che sanno sintonizzarsi sui cuori, sui discorsi di come si sta...delle sensazioni, dei sentimenti....bisogna abbandonare le bilance che misurano chi ha il miglior lavoro, i figli piu performanti, la casa piu grande, (che ti fa entrare nel circolo di chi può parlare e chi no...un limite sotto al quale si sparisce), lo stipendio piu gonfio, la vita piu serena, appagante...perfetta. metterle da parte e stare in silenzio. ascoltare. allora anche solo il rumore che fa il sangue di un altro che scorre accanto anche solo quello è qualcosa che manca.

martedì 7 gennaio 2020

2020

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1AIuUhTmP80ovx0kdDd3oI8Y7uSJx7Bl3
2020 buongiorno
Che sia i  buongiorno
Che sia onesto e semplice
Pieno di difficoltà da superare
Di lavoro duro da fare e imprecare 

lunedì 16 dicembre 2019

famiglie

è Natale....in molti mi dicono di non aver voglia di passare le feste in famiglia...che vorrebbero stare con le persone a cui vogliono veramente bene, con cui amano passare del tempo  e soprattutto con cui sono se stessi....che perciò  non possono essere "famiglia". in famiglia la performance supera la natura. in famiglia il ruolo è oltre a tutto....non  ti vedono come sei, ma come eri come volevano che diventassi e tutti tuoi errori i tuoi successi le tue scelte condivise e non arrivano ai famigliari prima di te, e dopo che hanno salutato e brindato con tutta quella mole di eventi, a te non ti vedono nemmeno... questa è la sensazione credo.

io passo tanto tanto tempo con la mia famiglia di origine...  lavoro con i miei fratelli e i miei genitori da quando lavoro. perciò tecnicamente non ho mai lasciato il nido. ci ho provato, ma ho fallito. per questo sono cosi poco figlia con i miei genitori, forse.  la realtà è che io in famiglia sto bene. ho imparato nel tempo con aspre lotte interiori ed esteriori a capire dove finiscono le loro aspettative (frustrate) e le mie competenze, a separarle....a non incolparmi dei loro errori. e da questo processo esco io. che sto bene con la mia famiglia. non ho problemi ad andare a cena da loro a passare con loro il Natale anche se dopo poche ore non sappiamo piu che fare....di proposte ce ne carichiamo auto e menti,  ma arrivati là si fa sempre cosa decide mio padre, cioè niente. ma per un giorno va bene così. non vedo cosa ci sia di così drammatico nel passare il Natale senza fare niente....a vedere un vecchio film alla tv con i propri genitori, vecchi, cementati nelle loro abitudini , arroccati nelle convinzioni di sapere tutto di noi e di sapere al meglio cosa avremmo dovuto fare....stanchi, anche di piccoli cambiamenti di rotta di pensiero...stanchi . cosa c'è di male? quella mezza giornata come puo influenzare piu di quelle ore di cui è composta? come puo, se si ha una vita propria a cui tornare?

il punto è che sto bene in famiglia anche nella mia famiglia creata... [mio marito mi odia è vero, e non perde occasione di dimostrarmelo,  ma va be'...anche in questo, con dolore e lentamente ho imparato che non sono io....è lui. e io non posso piu curarmi per far guarire lui]  ...in casa con le mie cose, con le persone a cui io voglio bene....io sto bene!  anche quando i miei figli sono li  ma fanno altro e non si accorgono se ci sono o sono uscita: mi basta che ci siano, che a volte ci incrociamo, che senta le loro voci i suoni che fanno le loro vite attorno a me.

vorrei che sapessero che io li amo come figli e non per cosa fanno/non fanno. vorrei che fossero se stessi quando sono con me....che sentissero che quello che c'è tra noi non è frutto di decisioni di scelte di numeri di idee....che possiamo essere in città continenti pianeti diversi ma loro e io saremo sempre uniti da quel legame che ha reso loro parte di me. e che non fossero angosciati dal passare il natale con me.
la famiglia dovrebbe essere il luogo del sostegno. in cui chi arriva dal ring della vita trova un asciugamano e un sorso di acqua uno sgabello dove sedersi e dove nessuno ti picchia, prima di tornare tra le corde a farsi prendere a pugni per scommessa.