"Ricordo che fino a qualche anno fa avevo un’enorme confusione nella testa: non riuscivo a studiare, non riuscivo a fare le cose importanti, mi avvilivo per ogni piccolo imprevisto, non riuscivo ad avere uno scopo nella vita, non riuscivo a pormi degli obiettivi e poi a raggiungerli.
Piano piano la svolta, ho iniziato a mettere in discussione ogni singola cosa della mia esistenza, ogni singola persona, ogni singola mia azione. Tutto.
Oggi ho avviato un blog, ho ripreso a studiare, sto contribuendo a fondare una start-up e piano piano sto costruendo il mio futuro con determinazione.
In questo post voglio spiegarti esattamente come ho fatto.
Inizia dal tuo lettoCerto, e infatti non è finita qui!Oh, lì c’è il caricabatterie del cellulare. preso, arrotolato il filo e messo in un cassetto.Oh, lì ci sono i calzini sporchi. Raccolti e buttati in un angolo VICINO ALLA PORTA! Appena vado di là me li porto e li metto allo sporco ;) (mica li lascio lì!).Beh, i passi successivi dipendono molto da te, da quello che fai, da quello che sei, da dove vuoi arrivare. Nel mio caso il mio obiettivo è prendere una laurea.Ma c’è dell’altro: domande sparse
- Perché così sai che mettere in ordine non è una cosa da alieni;
- Perché leggendo ti è venuta probabilmente voglia di mettere in ordine la tua stanza (o comunque l’ambiente dove passi il tuo tempo).
Già, il tuo letto. In realtà questo è solo un passo intermedio per raggiungere l’obiettivo finale: mettere ordine nella tua vita.
Non puoi mettere ordine nella tua vita se prima non inizi a mettere ordine negli spazi in cui vivi. Non sono forse anche quelli parte della tua vita?
Ok, nel tuo disordine c’è ordine. Quando cerchi una cosa la trovi, anche se agli altri sembra che non sia possibile trovare nemmeno la scrivania. Lo so. Me lo sono ripetuto per anni!
Però un giorno mi sono reso conto che dovevo riprendere in mano il corso delle mia esistenza. Non potevo dall’oggi al domani trovare un lavoro, avviare un blog o riprendere a studiare. Così ho fatto la cosa più ovvia: riprendere il controllo su ciò che potevo, i miei spazi. E ho ripreso il controllo con un’azione molto semplice: ho deciso di mettere ordine per prima cosa nella mia stanza.
L’ho guardata e mi sono avvilito. Poi mi sono fermato e ho detto “Io devo mettere in ordine. Non mi interessa quanto sia difficile, quanto tempo ci voglia, quante energie ci devo spendere. Il mio primo obiettivo è mettere in ordine.” E la domanda successiva è stata la più semplice che potessi farmi (e che tu ti farai da qui a qualche minuto): “Da dove inizio?“
Io ho iniziato dal letto. Non l’avevo mai fatto in vita mia prima. Lo faceva mamma (mammone!).
L’ho guardato, lui mi ha guardato, l’ho aggredito ed in tre minuti era in ordine, rifatto. Rifare il letto mi ha permesso di iniziare a vedere qualcosa in ordine. E anche di capire che alla fine non è così difficile come può sembrare. Non è difficile fare il letto, non è difficile nemmeno mettere in ordine, sia nella propria stanza che nella propria vita.
Si ma con la vita è un’altra cosa!
Dopo aver fatto il letto ho visto una montagna di vestiti buttati su una sedia, il caricabatterie con il filo sul pavimento, bottiglie d’acqua vuote (sono pigro e ne ho sempre una in camera!), calzini sparsi, spiccioli sulla scrivania insieme ad una montagna di carte e foglietti sparsi in disordine di appunti presi e mai ordinati, più una serie di altri oggetti e schifezze sparsi per la stanza.
Ma avevo il letto libero.
Passo successivo? Ho tolto tutti i vestiti dalla sedia e li ho buttati sul letto. Poi ho iniziato a piegarli. Pantaloni, magliette, camice, maglioni. Dopo appena 10 minuti (non ci vuole molto, credimi ;) ) erano tutti belli piegati sul letto. Non rimaneva che metterli nell’armadio. E così ho fatto. Appese le camice, appesi i pantaloni, messi sulle mensole dell’armadio i maglioni e le magliette.
Ma la stanza era ancora in disordine!
Mi giro intorno e vedo la scrivania. Mamma che disordine! Una cosa alla volta! Ricordi? Questo è il principio.
Prendo gli spicci e ne metto una parte nel salvadanaio e una nel borsellino. Prendo i fogli e ne faccio una pila ordinata. Tolgo gli occhiali, li ripongo nella custodia e metto tutto in un cassetto. Chiavi della macchina e del motorino… dove le metto? Mi serve un portachiavi da mettere al muro. OGNI COSA DEVE AVERE IL SUO POSTO! Prendo un foglio e scrivo “Cose da fare” e subito sotto “Comprare un portachiavi da muro”.
La scrivania ora è più o meno in ordine, ci sono ancora i fogli da riorganizzare.
Oh, lì in terra c’è una bottiglia vuota! Presa e buttata.
E così, dopo un paio d’ore la mia stanza era bella ordinata.
Mancava solo un’ultima cosa. Un bel colpo di spugna!
Vado di là a prendere la scopa ma… mi sono dimenticato i calzini! Torno indietro, prendo i calzini, li metto allo sporco. Quindi prendo la scopa e spazzo a terra (qui la battuta era facile ma l’ho evitata!). Riempio il secchio, un po’ di detergente e una bella lavata a terra!
Finalmente mi posso sedere. Ho fatto il primo passo per mettere ordine nella mia vita: ho riordinato la stanza! Ci sono riuscito!
E ora?
Così il passo successivo è stato aggiungere un pizzico di disordine: ho preso i libri dell’esame che avrei voluto sostenere e li ho messi sulla scrivania. Sempre davanti agli occhi, non li tolgo mai fino a quando non ho fatto l’esame. Dopo compro subito quelli dell’esame successivo e li rimetto sulla scrivania. E ora mi manca meno di un anno e mezzo alla laurea dopo due anni praticamente fermo!
E se non li hai ancora i libri? Scendi a comprarli e magari ti fermi a prendere anche il portachiavi da appendere al muro. Le tue chiavi della macchina non hanno ancora un posto! Devi trovarglielo subito!
Ma la tua stanza è sempre in ordine ora?
No, non è sempre in ordine. Subito dopo aver fatto un esame o raggiunto un obiettivo viene il mio periodo creativo. In questo periodo faccio ancora le cose alla rinfusa. Diciamo che “mischio la giocata”. Idee e obiettivi sono tutti lì a vorticare tra vestiti, monetine e fogli sparsi sulla scrivania (ma non raggiungo mai i livelli raggiunti in passato!).
Però c’è un punto fermo: il letto rifatto ogni mattina e mai più di due pantaloni sulla sedia. Presente lo stop loss? Nel trading indica il punto oltre il quale come vadano vadano le cose il trader si ferma, vinto o perso si ferma. Il mio stop loss sono due pantaloni, o due maglioni. In genere quelli del giorno prima e quelli del giorno stesso se sono uscito di fretta e non ho avuto tempo di riporli.
In ogni caso arriva sempre il momento in cui rimetto tutto a posto e inizio da capo, un nuovo ciclo.
Un’altra regola è che almeno una volta a settimana metto in ordine tutte le cianfrusaglie sparse. Mi aiuta non solo a tenere in ordine ma mi dà modo di rimanere con me stesso e i miei pensieri. Spesso durante le pulizie mi vengono ottime idee o ottimi spunti ;)
Ma perché mi hai descritto come metti in ordine la tua stanza?
Per due motivi fondamentali:
Te lo ripeto: può sembrarti che nel tuo disordine tu riesca comunque a trovare ciò che cerchi ma lo sopo del mettere in ordine non è riuscire a trovare le cose bensì avere un ambiente confortevole in cui vivere, un a ambiente salubre e sano, dove, cioè, tu possa riuscire a concentrati e iniziare ad analizzare cosa devi fare, come e quando: e se intorno a te è tutto in disordine credimi, è più difficile!"
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