quando diventano genitori, le coppie attraversano una trasformazione. la loro interazione subisce una profonda manipolazione da agenti esterni, che loro stessi hanno creato.
la mamma sente profondamente una pressione verso l'accudimento. la responsabilità di compiere le scelte giuste per chi ha messo al mondo la assorbe completamente. le piu autonome ragazze, quelle piu moderne, abituate a non chiedere mai l'aiuto di nessuno, a fare da sole fin da bambine, a dimostrare a tutti di riuscire sempre a cavarsela egregiamente e che portano il motto "chi fa da se fa per tre" o "meglio solo che mal accompagnato" stampato sul petto e sul viso, sono le piu in pericolo. quelle che piu facilmente cadono nella depressione perchè all'improvviso devono affrontare qualcosa che esula dal loro controllo, la pressione del non sapere di cosa il piccolo nato ha bisogno, del non saper calmare il suo pianto, del non avere piu in mano la propria vita ... temono, a volte, di non farcela, ma non sanno piu chiedere, e lanciano segnali deboli mascherano l'insicurezza con i dogmi e le certezze dei blog e si affidano alla provvidenza anche se non lo sanno.
il papà però sparisce: non esiste più in questa relazione in cui la mamma per farcela si affida a cose che non sono lui, e vedendo che per il bimbo è facile avere tutte le attenzioni , anche quelle che lui non ha mai voluto, comincia a comportarsi lui stesso da bambino. e ingaggia una gara a chi è piu infantile con il piccolo, e fa cose assurde pur di essere visto. si sottrae alla gestione adulta della famiglia, non prende decisioni, fa i capricci... attira l'attenzione come puo, come ha imparato a fare.
la mamma ha ora due bambini, uno quello che ha voluto, che ha cresciuto dentro di se', che ha messo al mondo, e l'altro, quello con cui pensava di condividere quest'avventura.